Nella
scuola dell’infanzia “G. VIGORELLI” è presente da quest’anno
una sezione Primavera “Piccoli amici”nata per accogliere bambini
dai 24 ai 36 mesi.
Questa
sezione è interamente dedicata al nuovo servizio educativo per la
primissima infanzia -sezioni primavera- che, oltre a costruire una
risposta ad una diffusa esigenza sociale,vuole offrire ai bambini al
di sotto dei tre anni di età un qualificato momento di preparazione
e introduzione alla Scuola dell’Infanzia.la sezione intende inoltre
offrire un luogo di crescita armonica e serena,ma anche di
socializzazione con i bambini più grandi nella prospettiva del loro
successivo ingresso alla Scuola dell’Infanzia.
L'aula, molto spaziosa e luminosa, è organizzata in modo da essere facilmente esplorata dai bambini. Ogni attività ha un proprio spazio facilmente riconoscibile dal bambino:
- l'angolo accoglienza, dove riporre i propri vestiti
- il tavolo delle attività
- l'angolo morbido
- l'angolo del gioco euristico
- l'angolo delle costruzione
- l'angolo dei travestimenti
I piccoli della sezione primavera condivideranno gli spazi di gioco comune interni ed esterni, la mensa e la "sala nanna" con i bambini della materna.
OBIETTIVI
GENERALI:
La
determinazione delle finalità d’intervento deriva dalla visione
del bambino come soggetto attivo , impegnato in un processo di
continua interazione con i pari,gli adulti ,l’ambiente e la
cultura.
In
questo quadro la Scuola dell’Infanzia,già sin dalla sezione
primavera,deve consentire ai bambini e alle bambine che la
frequentano di raggiungere avvertibili traguardi di sviluppo in
ordine alla identità.all’autonomia ed alla competenza.
La
sezione primavera,insieme alla famiglia, si configura quindi come
precursore dell’avvio della crescita del bambino.
In
questo ambito gli obbiettivi generali si delineano nello:
1.
Sviluppo dell’identità personale del
bambino sotto il profilo corporeo,intellettuale e psicodinamico;
2.
Sviluppo dell’autonomia mediante
l’azione intrapresa tra scuola e famiglia;
3.
Sviluppo della continuità dialogica
tra insegnante e famiglia.
OBIETTIVI
SPECIFICI:
La
scelta degli obbiettivi è guidata dal rispetto delle dimensioni
sociali e cognitive dei bambini e si delineano in:
1.
VALORIZZAZIONE DEL GIOCO. Il gioco costituisce,in questa età,
una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni.Esso
,infatti, favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia
cognitivo che relazionale,consente al bambino di trasformare la
realtà secondo le sue esperienze interiori,di realizzare le sue
possibilità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una
molteplicità di aspetti ,desideri e funzioni.
2.
ESLPORAZIONE E RICERCA. Le esperienze promosse in aula
dovranno inserire la originaria curiosità del bambino in un positivo
clima di esplorazione e di ricerca , nel quale si attivino
confrontando situazioni,ponendo problemi,costruendo
ipotesi,elaborando e confrontando schemi di spiegazione e adeguate
strategie di pensiero.
3.
VITA DI RELAZIONE. Il ricorso
a varie modalità di relazione (nella coppia, nel piccolo gruppo,nel
gruppo più allargato,con o senza l’intervento dell’educatrice)
favorisce gli scambi e rende possibile un’interazione che facilita
la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico e lo svolgimento di
attività complesse,spinge alla problematizzazione ,sollecita a dare
e ricevere spiegazioni. Un clima sociale positivo è favorito anche
dalla qualità delle relazioni tra adulti e tra adulti e bambini.
Quest’ultima richiede ,da un parte, un’attenzzione continua ai
segnali inviati dai bambini e all’emergere del loro bisogno di
sicurezza .gratificazione e autostima e ,dall’altra, la capacità
di attivare forme flessibili ,interattive e circolari di
comunicazione didattica.
4.
STIMOLO DELLE PAROLE.
L’acquisizione del linguaggio da parte del bambino avviene lungo un
percorso che segue il suo sviluppo mentale.Nel periodo di 24 ai 36
mesi ,il bambino è nella fase d’avvio nell’acquisizione delle
parole.qui risulta indispensabile la narrazione ddi brevi storielle
personalizzate anche da oggetti di vita quotidiana,dove la pronuncia
lenta
Scandita
dei nomi dei personaggi consentirà al bambino un migliore
apprendimento e memorizzazione.
4.
SVILUPPO DELL’AUTONOMIA NELL’ALIMENTAZIONE: mangiare
con cucchiaio e forchetta
5.
SVILUPPO DELL’AUTONOMIA NELLA CURA DI SE: controllo
sfinterico
Nessun commento:
Posta un commento